Descrizione
Il corpo principale del libro Come cambia lo sguardo รจ la narrazione dei miei primi trentโanni di vita. E io chi sono? Una persona giร nota al pubblico? Con una certa visibilitร ? No. Sono una persona qualsiasi, una donna in questo caso, che si รจ trovata a rievocare, con spontaneitร e gioia della memoria, momenti della propria vita e intanto, nello scrivere, si accorgeva che questi coincidevano con passaggi epocali soggetti a forti cambiamenti di sguardo. Dai primi anni Cinquanta – quasi un dopoguerra – quand’ancora a Bologna, negli inverni freddi, sentivo odore di frittelle impastate con farina di castagne e cotte per strada, le “mistocchine”, fino ad arrivare al marzo del ’77 โ Radio Alice e gli Anni di piombo come una nube scura… infine lโapprodo a Bergamo e all’etร adulta. In mezzo, riaprendo i cassettini della memoria, stanno l’ubriacatura del miracolo economico, il Sessantotto e quanto poi ne derivรฒ. Un percorso di vita in quegli anni, da bambina a donna, in cui cambia lo sguardo.
AUTRICE Susanna Trippa รจ nata a Bologna e lรฌ laureata in Lettere moderne e Storia dell’Arte. Si trasferisce a Bergamo nel 1977, dove lavora prima come insegnante poi nel settore pubblicitario. Da vent’anni vive in Valcavallina, con famiglia ed animali, nella casetta che ha dato nome e immagine al suo primo libro I racconti di CasaLuet (2008 Lampi di Stampa) Una fitta rete di racconti, sogni e magia. Il romanzo epico/fantasy Il viaggio di una stella (2015 Elison Publishing) รจ il suo ultimo pubblicato.
Librilamiavita –
Un libro che lascia decisamente il segno, soprattutto per chi quegli anni li ha vissuti. Io sono nata un poโ dopo ma i racconti dei miei genitori e dei miei nonni sono stati per me come un vissuto. Anche se sono nata negli anni 70โ, la mia infanzia non รจ stata molto diversa da quella descritta da Susanna: a distanza di anni, confrontandola inevitabilmente con quella dei mei figli, mi rendo conto di aver vissuto degli anni meravigliosi, un tempo bellissimo alla continua scoperta di cose nuove, un tempo in cui la noia non ha mai fatto parte della mia vita. L’autrice ci racconta di un tempo andato e che purtroppo non tornerร piรน in cui lโinfanzia e la gioventรน erano scanditi da legami profondi e duraturi, in cui ogni cosa dovevi scoprirla da te perchรฉ i rapporti con i tupi genitori erano diversi e non potevi soddisfare la tua curiositร su internet e la tua amica diventava inevitabilmente la tua complice. Pagina dopo pagina, si snoda la vita di Susanna in un susseguirsi di ricordi che catturano lโattenzione del lettore e che lโautrice alterna a profonde riflessioni: lโinfanzia, i genitori, gli amici, la scuola, le vacanze ed il mare. E poi la crescita, lโadolescenza ed i suoi cambiamenti, il liceo e lโuniversitร con le nuove esperienze di vita, i meravigliosi viaggi presso mete lontane e con mezzi di fortuna. Tutto ci parla di un tesoro prezioso perduto perchรฉ superato dalla modernitร . Tutto scorre non solo il tempo ma anche mode, libri e film, tutti rigorosamente citati dalla scrittrice a rafforzare lโaffresco di quegli anni che ora appaiono cosรฌ lontani. Lo stile รจ fluido con una narrazione scorrevole e molto accattivante: una narrazione che suscita sentimenti contrastanti e per questo in grado di tenere sempre viva lโattenzione. Confesso che รจ un libro che mi ha tenuto sveglia, non per la lettura, ma per sentimenti piuttosto forti che ha suscitato in me: a volte ho sognato i miei ricordi di infanzia, unโinfanzia che avevo quasi perduto, assorbita come sono da unโepoca cosรฌ diversa. E inevitabilmente ho pensato a tutte le cose belle che hanno perso i miei figli perchรฉ la felicitร risiede nelle piccole cose, conquistate giorno per giorno e per questo piรน apprezzate.
Roberto B. –
Come cambia lo sguardo racconta la vita dellโautrice descrivendo come la vita รจ cambiata. Generazioni a confronto, il classico rigido della generazione che ha vissuto la guerra e il colore di sfida di coloro che ripudieranno la guerra. Il sessantotto รจ entrato nelle vite dei ragazzi senza bussare, ha sfondato la porta cambiando le esistenze. Voluto dai giovani dellโepoca ma incompreso dagli adulti che hanno sempre visto la nuova generazione come persa in tutta quella modernitร . Lo sguardo cambia ma la storia no, i ragazzi del sessantotto si scontrarono con la generazione precedente come oggi i ragazzi del duemila si scontrano con chi non vuol cedere allo smartphone, ai social, alla realtร virtuale, insomma al forte progresso tecnologico. In pratica come lโidea del sessantotto entrรฒ senza bussare oggi lโinvasore รจ la tecnologia. Ad ogni modo Come cambia lo guarda apre gli occhi del lettore su un periodo tanto difficile quanto affascinante e Susanna lo fa con uno stile ed eleganza che rendono la lettura piacevole e coinvolgente.
Paolo –
Un romanzo veramente particolare quello di Susanna Trippa. Un’autobiografia, un tentativo ben riuscito di immortalare sulla carta ricordi e momenti fondamentali e semplici della vita.
Un tuffo nella memoria di una donna, vissuta in un’epoca incredibile e ricca di eventi di portata eccezionale. Siamo abituati ad osservare la storia attraverso quei grandi e importanti eventi che ne hanno inevitabilmente cambiato il corso. Spesso, perรฒ, ci si dimentica che mentre avvenivano quei grandi fatti, le persone vivevano, sognavano, andavano al cinema, in vacanza…Insomma, vivevano le proprie vite e osservavano il mondo, cercando di cogliere il senso di ciรฒ che accadeva interno a loro.
Prima, attraverso brevi e sporadiche immagini, come istantanee immortalate nella memoria, l’autrice ci riporta ai suoi primissimi anni, alla scuola, ai giochi di un tempo, alle passeggiate per le strade di Bologna con i genitori, ai cinema affollati, ai giochi, semplici e divertenti con la cara amica d’infanzia Valentina. Poi, attraverso immagini piรน lunghe, come filmati, veniamo trasportati ai primi giorni di scuola, ai primi esami e ai primi amori, alle prime vacanze senza genitori, a quelle con i compagni di classe, alle prime delusioni. Proseguendo con la lettura risulta piรน evidente il rapporto con alcuni fatti storici rilevanti poichรฉ essendo piรน grande e matura, l’autrice, riesce a cogliere la portata di alcuni eventi fondamentali, sebbene si renda lei stessa conto che questi giungano in Italia, il piรน delle volte, solo come echi lontani. Ancora, negli anni del liceo e dell’Universitร , il conflitto interiore, gli echi del ’68, lo scalpitare dei giovani per rompere le tradizioni del passato e portare qualcosa di nuovo.
Attraverso uno stile raffinato, ricercato e poetico l’autrice, una sognatrice, una lettrice e una cinefila appassionata, una ragazza con tanta voglia di vivere, sperimentare, viaggiare, ci racconta una storia incantevole.
Vivamente consigliato!
Maurizio Scandurra –
In un momento storico di continui cambiamenti, indecisioni e relativismi di ogni genere che fioriscono come funghi, val la pena fermarsi a riflettere. Per capire chi siamo, da dove proveniamo, e, soprattutto, dove stiamo andando. Quale direzione abbiamo intrapreso, e soprattutto quale approdo ci attende. Per capire, per lโappunto, “Come cambia lo sguardo”, alle volte, il piรน delle volte, occorre guardarsi indietro, alle spalle. E rivolgere lโocchio alla memoria dei ricordi: quelli piรน sottili, piรน fragili, forse anche piรน intimi e personali, ma che, spesso, sono anche i soli in grado di dare una giusta e corretta lettura al passato perchรฉ sia di piena utilitร alla comprensione del presente. Proprio come ha saputo fare Susanna Trippa, stimata scrittrice e intellettuale, che nel suo ultimo romanzo approfondisce, sul filo dellโautobiografia mai autoreferenziale nรฉ tantomeno celebrativa, i volti, i colori, gli umori, i pensieri, gli stili, le abitudini e gli atteggiamenti di unโepoca – il Sessantotto e i suoi lasciti โ che, per certi aspetti, molto ricalca del momento attuale.
Il libro dei fatti –
“Come cambia lo sguardo. Gli inganni del Sessantotto” รจ il nuovo romanzo autobiografico di Susanna Trippa, classe 1949 con le prefazioni del senatore Ignazio La Russa e del giornalista Maurizio Gussoni. La sua รจ una testimonianza: bambina negli anni Cinquanta e ragazza nel Sessantotto. Le varie fasi di formazione della protagonista – dallโinfanzia allโetร adulta – si legano strettamente ai forti cambiamenti di sguardo che accompagnarono il periodo che va dagli anni Cinquanta a quelli di piombo nella rossa Bologna. Susanna Trippa รจ nata nel capoluogo emiliano.
C. –
Devo ammettervi che inizialmente ho avuto un approccio negativo alla lettura, in quanto la prefazione (anche abbastanza lunga) mi ha portato a credere si trattasse di un libro a stampo fortemente politico, mentre dalla sinossi mi ero fatta tuttโaltra idea. Ma da buona lettrice non mi sono lasciata ingannare e sono andata oltre. E ho fatto bene!
Infatti, si รจ rivelato essere un libro particolare che parla del vissuto personale dellโautrice, che lega sontuosamente il racconto ai fatti storici del periodo della sua infanzia e della sua gioventรน, con uno sguardo soggettivo, ma anche molto critico. Lโho letto a piccole dosi, assorbendone lentamente la ricca intensitร . Sรฌ, รจ vero, la politica cโentra, ma rimane marginale, di sfondo. Non cโรจ una trama, non รจ un romanzo, ma รจ il racconto in prima persona dei momenti significativi che hanno caratterizzato la vita dellโautrice, che narra facendosi trasportare dal filo dei ricordi. Da quelli piรน antichi, legati a unโinfanzia vissuta in una Bologna del primo dopoguerra, a quelli successivi caratterizzati dallโentusiasmo per le prime novitร del boom economico; da quelli vissuti tra i banchi di scuola, a quelli dei primi viaggi in Oriente, rigorosamente in autostop. E tanto altro.
Susanna Trippa ci regala miriadi di istantanee di un periodo che ha fatto sognare numerose generazioni, narrandocele, perรฒ, con la sinceritร piรน assoluta e, soprattutto, dando la prioritร alle proprie sensazioni. Eโ cosรฌ che sentiamo con lei il profumo delle mistocchine in una tranquilla Bologna dei primissimi anni Cinquanta, attraversiamo con lei il cortile della casa di Via Gorizia, osserviamo i bambini maschi che giocano a fare la guerra, siamo con lei a guardare i film nei cinema allโaperto nelle sere dโestate, ci trucchiamo di nascosto insieme allโamica del cuore Valentina, e intraprendiamo con lโautrice quel percorso di crescita interiore che porta a voler capovolgere il conformismo dellโepoca, a voler evadere da una realtร stretta, a sentirsi parte di qualcosa che, in fin dei conti, รจ lโaltra faccia della medaglia.
Un libro che non si limita al racconto in sรฉ, ma attraverso le profonde riflessioni dellโautrice ci narra la sua โrossaโ e โrivoluzionariaโ giovinezza, facendoci percepire il senso di insoddisfazione e la voglia di ribellarsi di una generazione costretta a fare, inconsapevolmente, da anello di congiunzione tra lโantico e il moderno.
Una peculiaritร che ho adorato, da patita di fotografie quale sono, sono proprio le foto personali che fanno capolino di tanto in tanto tra un capitolo e lโaltro. Numerosi e graditi sono, inoltre, i riferimenti cinematografici e musicali.
Per non parlare dello stile di scrittura: fluido, semplice e impeccabileโฆil sogno di ogni lettore!
Se dovessi utilizzare degli aggettivi, definirei questo libro intenso, attuale e difficile.
Intenso, perchรฉ travolge completamente il lettore.
Attuale, perchรฉ il percorso interiore dellโautrice, al di lร del contesto storico, รจ quello che, a mio parere, vive ogni giovane individuo che si approccia al mondo degli adulti.
Difficile, perchรฉ lโautrice narra di un periodo storico non spiegando alcuni concetti o riferimenti che non tutti conoscono.
Per me โCome cambia lo sguardoโ รจ tutto questo.
Eโ storia.
Eโ sentimento.
Eโ pensiero.
Eโ testimonianza di un passato recente che si deve conoscere.
Lucia Accotto –
Lโentusiasmo, lโeuforia, si infiammano e si spengono con niente. Gli animi, a volte, seguono le correnti. Si lasciano influenzare o si attaccano alla propria voce. Il senso di appartenenza politico, culturale, territoriale, identitario, per molti segna la strada. ร una bussola emotiva che cresce o muore a seconda dei casi e delle persone. Appartenere a qualcosa significa avere dei principi, degli obiettivi, non perdersi quando le nuvole coprono le sicurezze. Certo, non bisogna avere i paraocchi. Essere chiusi nelle proprie convinzioni, facilmente confutabili, รจ da ottusi. ร come restare bambini con il palloncino in mano, allentata la presa alla prima distrazione, scappa. A tradimento. ร vero, usare troppa ragione inasprisce lโanima, perรฒ, assecondarla troppo si rischia di essere travolti. I dubbi servono, sono fondamentali, rinfrescano il senso critico e costruiscono la personalitร di ognuno. Insomma, anche le certezze sbiadite dallโappartenenza ad un ideale puรฒ essere ripudiate. E siamo ingannati da noi stessi o da chi ci ha fatto credere che fosse giusto cosรฌ, che le cose andavano cambiate, fatte. I poteri forti nascondono molte veritร , insabbiano appartenenze, decidono da quale parte guardare, su chi e cosa puntare. Velando, oscurando e addirittura anche distorcendo gli obiettivi a cui la massa si volge con speranza. Pochi conoscono la vera appartenenza a qualcosa, che poi diventa altro, che si modifica sulla base delle menti poco rette e degli interessi di potere. La politica ne รจ un esempio. In Come cambia lo sguardo, Gli anni del Sessantotto di Susanna Trippa si scala gli anni e le indecisioni della protagonista, la scrittrice stessa, che come i figli dei fiori pensava di cambiare il mondo e di toccare le stelle. In una Bologna dalle sciarpe rosse al vento, Susanna si affida alla mente, ai ricordi, in un percorso introspettivo che la porta ad analizzare con schiettezza come ha vissuto il Movimento che ha segnato unโepoca. Non nasconde nulla, neanche le sfrontatezze da bambina. Si racconta, la scrittrice. La sua appartenenza ai ricordi la mettono in salvo da un modo di sentire finito e sfiorito in qualcosโaltro. Per capirlo, perรฒ, ha dovuto osservare, respirare, annusare, entrarci anche dentro in punta di piedi nel Movimento, fino ad andarsene alla chetichella per la delusione, per i dubbi. Il Sessantotto, scavando a fondo, sembrerebbe una messa in scena di ideali con le sue manifestazioni, con le parole dure e vergognose alle forze dellโordine, con azioni di fuoco. Un inganno, per nascondere altro. Disarmante la penna della scrittrice. La sua prosa si imprime sulla pelle del lettore come ondate chiassose. Senti che ti appartiene, che รจ una parte di te. Lo stile รจ corposo, profumato, sa di magia, di innocenza, di consapevolezza, di equilibrio trovato.
http://emmepress.com/2020/08/25/come-cambia-lo-sguardo-di-susanna-trippa-recensione/?fbclid=IwAR16DEg4gnZtKbGve7DtxLS2Q1uQQKBUSFy_24KCPuvErGeVNsm0MmhbAH0
federica –
https://www.blogger.com/blog/posts/8735983789857475423?q=come%20cambia%20lo%20sguardo
Ho letto questo libro l’anno scorso e ne sono rimasta affascinata, soprattutto perchรจ quei anni non li ho vissuti ma ne ho sempre sentito parlare in modo differente. E’ un racconto autentico ma soprattutto che ci mostra come il mondo che abbiamo oggi รจ a causa degli errori che sono stati fatti in quei anni.
La mia recensione completa la potete trovare a link che vi ho inserito sopra.