Descrizione
Elio è un bambino spavaldo e pieno delle energie tipiche della sua età. Poi, un giorno, scambia un ordigno esplosivo per un gioco. L’amputazione di un braccio e nervi ottici bruciati con un salto nel buio perenne sono una sentenza difficile da inghiottire, e mostrano tutte le brutture di un’epoca. Frequenta, per alcuni anni, l’istituto per i bambini mutilati dalla guerra. Qui apprende il metodo Braille e termina la scuola dell’obbligo. La famiglia, salda e unita, lo cura amorevolmente per farlo vivere sereno nella speranza di una guarigione. La vista non tornerà più, tuttavia Elio farà comunque le sue esperienze e godrà di giorni ed episodi felici.
Elio Mandolini, scrittore e vicepresidente dell’Associazione italiana Ciechi di guerra, ha passato l’infanzia come sfollato nelle Marche, dopo il bombardamento di San Lorenzo, nel 1943. Nel 1945, a soli sette anni, perde la vista e un braccio a causa dello scoppio di un ordigno bellico. Oggi è una persona serena che vive nell’affetto dei suoi familiari e, grazie all’uso del Braille e di un computer con sintesi vocale, scrive racconti e romanzi, raccolti nel 2008 nel volume La panchina solitaria, edito da Ibiskos.
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