Descrizione
In oltre venti storie di bambini, insegnanti e adolescenti, si raccontano le motivazioni psicologiche e didattiche in base alle quali si diventa bullo o, al contrario, vittima. Illustrando le principali teorie dello sviluppo sociale, l’autrice vuole stimolare la riflessione per trovare soluzioni a quegli errori educativi che – spesso in buona fede – insegnanti e genitori compiono. Il testo diventa allora una sorta di biografia di tanti, tra ragazzi, docenti e genitori, protagonisti della vita di città italiane di provincia. Interessanti le testimonianze di coloro che, in passato “teppisti”, si sono poi ravveduti, fondando associazioni per la tutela delle vittime di bullismo. L’autriceAnnunziata Brandoni, pedagogista, docente e dirigente scolastica, è da sempre attenta alla comunicazione didattica e al complesso fenomeno del bullismo. Ha collaborato con il Miur in progetti scolastici europei e tiene corsi di aggiornamento per insegnanti, genitori e personale della scuola. Ha all’attivo due volumi che propongono un nuovo modello di insegnamento: L’isola che non c’è? Alla ricerca della scuola ideale (Albatros-Il Filo, 2011) e 150 anni di Italia e di storia della scuola pubblica (Centro studi storici Castelfidardo, 2012).
Biografia: Annunziata Brandoni, pedagogista, docente e dirigente scolastica, e? da sempre attenta alla comunicazione didattica e al complesso fenomeno del bullismo. Ha collaborato con il Miur in progetti scolastici europei e tiene corsi di aggiornamento per insegnanti, genitori e personale della scuola. Ha all’attivo due volumi che propon- gono un nuovo modello di insegnamento: L’isola che non c’è? Alla ricerca della scuola ideale (Albatros-Il Filo, 2011) e 150 anni di Italia e di storia della scuola pubblica (Centro studi storici Castelfidardo, 2012).
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