Menu

Le copertine sono importanti perché ogni libro, al di là della sua forma o dimensione, ha bisogno di una faccia.

C. Kidd

Sempre attuali le parole di Chip Kidd, scrittore ed editore statunitense noto principalmente per il design di copertine di libri; probabilmente il più famoso e irriverente al mondo.

L’importanza della copertina

La copertina del libro è senza alcun dubbio il “vestito” che colpisce subito il lettore, prima ancora di prenderlo in mano e di sfogliarlo. Una copertina con una grafica poco curata rende sicuramente il romanzo pubblicato meno appetibile. È importantissimo quindi come prima cosa curare l’estetica sia della copertina che dell’impaginazione, scegliendo un concept che possa raccontare o rappresentare il contenuto in modo sincero e originale.

Può sembrare semplice per chi non è del mestiere, ma progettare copertine è difficile. Immaginatevi quanto lo sia ancora di più per un libro che ne ha già avute alcune decine, soprattutto se poi ad essere chiamato in causa è un grande capolavoro della letteratura come Piccole Donne.

La nuova veste grafica di Piccole Donne e Piccole Donne crescono edito da Curcio Editore

Rinnovare una collana di classici che nell’immaginario collettivo hanno già una propria identità non è di certo roba da principianti perché occorre comunque mantenere un fil rouge di fondo, garantendo a ciascun volume di mantenere determinate caratteristiche acquisite nel tempo.

Quando si parla poi di giovani lettori – che si sa non adorano i compromessi, si innamorano facilmente e non sempre accettano i cambiamenti – ha quasi dell’impossibile.

Che poi chi non ha mai giudicato almeno una volta un libro dalla sua copertina?

Per quanto riguarda la nuova veste grafica di Piccole Donne e Piccole Donne crescono edito da Curcio Editore vi posso assicurare che è stato prima di tutto un mood voluto fortemente dall’art director Mauro Ortolani.

Lo scopo del team Curcio

L’obiettivo principale di tutto il team Curcio è stato soprattutto quello di svecchiare i classici della letteratura per avvicinarsi ad un target più giovane, rendere di conseguenza questi classici più moderni, freschi, di appeal.
Utilizzare pertanto come fil rouge a livello competitivo il concetto di pattern e quindi delle decorazioni di motivi ripetuti con colori vivaci che coinvolgessero i ragazzi a livello emotivo, istintivo e che in un certo senso facesse venire loro voglia di guardare, aprire il libro e sfogliarlo a partire proprio dalla copertina che è il principale punto di ingaggio.

Vi riporto le parole di Giulia Antonicelli, grafica che ha realizzato la cover: «Da quando io ho letto piccole donne ne è passato di tempo, ma diciamo che ho cercato di pensare a me come una giovane ragazza nel contesto moderno e a quello che avrei voluto in un contesto come quello attuale. In base anche a delle suggestioni esterne, arrivatemi dall’art director e dal suo team, ho immaginato copertine che attraverso l’impatto cromatico e le decorazioni potessero trasferire l’essenza del contenuto dei romanzi».

Direi che l’obiettivo è stato assolutamente centrato e aspettiamo con molta curiosità i nuovi titoli di questa originalissima collana.

Elena Sperduti

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *