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Il nome del cane

14,90 14,15

Un libro unico, surreale, divertente e riflessivo. Un saggio sull’evoluzione del cane nel corso della storia raccontata, niente di meno, da un cane scrittore.

45 disponibili (ordinabile)

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Descrizione

Il nome del cane è un saggio ironico ma non troppo. Inaugura un genere di letteratura insolita, scritta dal cane e non sul cane e rappresenta la testimonianza incredibile dell’attivazione mentale di un essere canino. Ragionamenti e disegni dell’autore accompagnano il lettore attraverso i secoli, per spiegare quale sia stato il percorso della coevoluzione delle due specie, umana e canina. Il libro vuole essere allo stesso tempo un avvertimento, un grido, o meglio un abbaio, riguardo all’inevitabile futuro prossimo della convivenza coatta tra uomini e cani in città. Convivenza a cui ci stiamo abituando. Con risultati che sono già percepibili adesso, anche se non sappiamo quali conseguenze ci saranno, sia per gli uomini che per i cani.

Victor Shlyakhin nasce a Mosca nel 1956. Architetto nel campo della Progettazione architettonica e urbanistica, ha insegnato nell’Università di Ingegnera civile a Krasnojarsk, in Siberia. Vive a Roma da più di vent’anni e lavora in una nota multinazionale. Nel 2009 pubblica il suo primo libro in lingua italiana La civiltà lungo la strada: un genere ibrido che si districa tra un diario di viaggio, un saggio ironico e una ricerca progettuale. Con questa pubblicazione vince il Premio nazionale di poesia e narrativa “AlberoAndronico”, edizione 2010. Nel 2015 scrive e illustra, insieme con la moglie Olga Lumia, il primo volume di fiabe Favolare. Come far volare la fantasia e inventare favole nuove da proverbi antichi (Prospettiva Editrice). In corso di scrittura ci sono altri volumi di Favolare, con un intenzione di creare una collana di favole basate sui proverbi antichi per bambini.

Informazioni aggiuntive

Autore

Pagine

Formato

ISBN

Anno

Recensioni

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Il nome del cane è un saggio ironico ma non troppo. Inaugura un genere di letteratura insolita, scritta dal cane e non sul cane e rappresenta la testimonianza incredibile dell’attivazione mentale di un essere canino. Ragionamenti e disegni dell’autore accompagnano il lettore attraverso i secoli, per spiegare quale sia stato il percorso della coevoluzione delle due specie, umana e canina. Il libro vuole essere allo stesso tempo un avvertimento, un grido, o meglio un abbaio, riguardo all’inevitabile futuro prossimo della convivenza coatta tra uomini e cani in città. Convivenza a cui ci stiamo abituando. Con risultati che sono già percepibili adesso, anche se non sappiamo quali conseguenze ci saranno, sia per gli uomini che per i cani.

Victor Shlyakhin nasce a Mosca nel 1956. Architetto nel campo della Progettazione architettonica e urbanistica, ha insegnato nell’Università di Ingegnera civile a Krasnojarsk, in Siberia. Vive a Roma da più di vent’anni e lavora in una nota multinazionale. Nel 2009 pubblica il suo primo libro in lingua italiana La civiltà lungo la strada: un genere ibrido che si districa tra un diario di viaggio, un saggio ironico e una ricerca progettuale. Con questa pubblicazione vince il Premio nazionale di poesia e narrativa “AlberoAndronico”, edizione 2010. Nel 2015 scrive e illustra, insieme con la moglie Olga Lumia, il primo volume di fiabe Favolare. Come far volare la fantasia e inventare favole nuove da proverbi antichi (Prospettiva Editrice). In corso di scrittura ci sono altri volumi di Favolare, con un intenzione di creare una collana di favole basate sui proverbi antichi per bambini.

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