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Autocosmografia

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Lo straordinario percorso intellettuale di un erudito, uomo di Dio, fine conoscitore di tutte le letterature. Un testo di formazione, ricco di spunti e citazioni.

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Descrizione

“Carrellata onirica, ruscellante flusso di fotogrammi emersi dal mio inconscio, rapsodico reperto di detti e fatti incisi nella mia memoria, evocazione di voci e volti di persone che in virtù del loro magistero carismatico hanno contribuito a dare stabile assetto al mio abito mentale, depurata fisionomia alla mia affettività, illuminata regolamentazione dei miei rapporti con Dio, egemone fulcro e fine della mia esistenza.” Un percorso di studi straordinario, che muove dalla letteratura per cogliere il senso dell’esistenza umana. Il tutto arricchito dagli incontri sorprendenti con nomi illustri dell panorama culturale, come Dario Bellezza, Mario Luzi e molti altri ancora.

Giuseppe Centore è nato a Capua il 16 aprile 1932. Sacerdote, già direttore del Museo Campano e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della stessa città, conta al suo attivo venti pubblicazioni in prosa e circa trenta in poesia. Notevoli, per quanto riguarda le composizioni poetiche, sono le rapsodie dedicate ai maestri della civiltà poetica del ‘900 e la trilogia Lettura poetica dell’ebraismo. Tradotto in spagnolo, russo, francese e rumeno è a sua volta traduttore del Cantico dei cantici, delle Poesie di S. Giovanni della Croce e del Cimitero marino di Valéry. La sua poesia è ritenuta “di indubbia risonanza universale” (Gherardo Del Colle) e “atteint à une ampleur et à une portée universailles” (René Mejéan).

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“Carrellata onirica, ruscellante flusso di fotogrammi emersi dal mio inconscio, rapsodico reperto di detti e fatti incisi nella mia memoria, evocazione di voci e volti di persone che in virtù del loro magistero carismatico hanno contribuito a dare stabile assetto al mio abito mentale, depurata fisionomia alla mia affettività, illuminata regolamentazione dei miei rapporti con Dio, egemone fulcro e fine della mia esistenza.” Un percorso di studi straordinario, che muove dalla letteratura per cogliere il senso dell’esistenza umana. Il tutto arricchito dagli incontri sorprendenti con nomi illustri dell panorama culturale, come Dario Bellezza, Mario Luzi e molti altri ancora.

Giuseppe Centore è nato a Capua il 16 aprile 1932. Sacerdote, già direttore del Museo Campano e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della stessa città, conta al suo attivo venti pubblicazioni in prosa e circa trenta in poesia. Notevoli, per quanto riguarda le composizioni poetiche, sono le rapsodie dedicate ai maestri della civiltà poetica del ‘900 e la trilogia Lettura poetica dell’ebraismo. Tradotto in spagnolo, russo, francese e rumeno è a sua volta traduttore del Cantico dei cantici, delle Poesie di S. Giovanni della Croce e del Cimitero marino di Valéry. La sua poesia è ritenuta “di indubbia risonanza universale” (Gherardo Del Colle) e “atteint à une ampleur et à une portée universailles” (René Mejéan).

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