Descrizione
L’Algeria vive un’emergenza a metà strada tra lo sviluppo post-coloniale di una democrazia “dovuta” e un fondamentalismo che ha stroncato ogni forma di libertà politica. La situazione del Paese non ha subito nessuna trasformazione dall’avvento della Primavera araba, mentre il terrorismo armato e la classe dirigente hanno contribuito all’oppressione popolare. L’autrice riporta storie vere di musulmani convertiti e di donne algerine abusate da padri e mariti, in nome di un fondamentalismo che poco ha di umano e, meno che mai, di religioso.
Biografia:
Souad Sbai, giornalista, opinionista e docente universitaria è nata in Marocco ed è cittadina italiana dal 1981. Nel 2005 è stata deputata del Parlamento italiano e membro della Consulta per l’Islam moderato, istituita presso il Ministero dell’Interno. Ha fatto inoltre parte della Commissione Salute e immigrazione, facente capo al Ministero della Salute. Inserita tra le “100 personalità più importanti della diaspora africana” dal settimanale Jeune Afrique, e tra “Le 50 personalità di origine marocchina più influenti nel mondo” dalla rivista Actuel, ha ricevuto molti premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Isimbardi 2012. Ha pubblicato per Cantagalli L’inganno. Vittime del multiculturalismo(2010), per Armando Curcio, Il sogno infranto. La nuova primavera araba (2011) e Le ombre di Algeri (2012)
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