Descrizione
Un’affascinante biografia di Alfred Hitchcock, il regista “che visse due volte”. Hitchcock riuscì a tradurre nei cinquantatré lungometraggi realizzati nel corso della lunga carriera, le pulsioni più ancestrali dell’essere umano: l’angoscia, il sesso, la morte, tenendo gli spettatori perennemente in scacco: davanti a una finestra sul cortile o su un treno in corsa, nella doccia di un motel o al centro di un “intrigo internazionale”. Le protagoniste femminili di Hitchcock, (come Tippi Haldren, la sua musa ne «Gli uccelli») appaiono estremamente caste ma emanano un’enorme carica erotica. Sono il simbolo di una purezza perduta, nonchè di un “imprinting psicologico” non trascurabile. Partendo dal libro/intervista che François Truffaut realizzò nel 1967 con il “maestro del brivido”, ricostruisce le manie di «Hitch» attraverso un percorso storico-biografico e un esclusivo apparato iconografico. Ne scaturiscono il ritratto di un uomo controverso, indisponente e dalle mille stranezze. Con un trentaduesimo di immagini tratte dai film più celebri del regista
Riccardo Palmieri è giornalista professionista. Laureato in Storia del teatro e dello spettacolo, è specializzato in cinema, musica e danza. Ha organizzato rassegne cinematografiche sulla produzione delle origini della Settima Arte e, in occasione dei settant’anni del film Metropolis di Fritz Lang, ha firmato il cortometraggio documentario Right Copy. Nel 1998 ha pubblicato, per MICS, il volume Arti grafiche nel cinema muto europeo. È stato responsabile del mensile «Set» dal 1996 al 1999 e redattore della testata «Radiocorriere TV» fino al 2007. Per Armando Curcio Editore ha scritto Audrey Hepburn. Diva per caso (2009). Nel 2012 ha diretto il periodico «Così» e nel 2013 è redattore di «Sì», periodico di attualità, cultura e spettacolo.
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